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La descrizione con cui Polibio documentava l'accampamento di un esercito consolare romano di due legioni, più volte incisa nella prima metà del secolo XVI, veniva utilizzata nel 1551 dall'architetto spagnolo Pedro Prado per il progetto della siciliana Carlentini, nell'immediato entroterra di Augusta. Il viceré Juan de Vega, determinato promotore politico e amministrativo di quel cantiere urbanistico, nel corso del popolamento doveva riconsiderare l'idea di «città ideale» che aveva immaginato sin dall'esordio.